La transizione

Oggi viviamo in un periodo che ho chiamato TRANSIZIONE.  E' un periodo che arriva dopo un lunghissimo "primo tempo" che nasce col big bang, 13,8 miliardi di anni fa. Dura una ottantina d'anni dal 2022 sino al 2100. 

Lo so, sì, sono tutte ipotesi nate nella mia mente: confermo. Ho poi pensato che potevo scrivere un libro e l'ho fatto: è stato pubblicato su Amazon qualche giorno fa.

Che cos'è questo libro? che cosa dice? a chi lo vorrebbe dire? è sufficiente un libro o serve un PROGETTO? Sono le tante domande che hanno frullato nella mia mente per alcuni mesi. Ora sono pronto a raccontare in breve le risposte!

IL LIBRO

Il libro è un viaggio, in cui si esplorano i prossimi anni sino al 2100. Il libro ci aiuta a preparare lo zaino, a riflettere sulle esperienze di viaggio e a "fare", cioè agire durante il viaggio su quanto il mondo ci proporrà.

Il libro è un manuale, perchè ci sono 8 esercizi per fare esperienza su di sè e sui compagni di viaggio.

Il libro ci propone dei contenuti, articolati intorno a sette sfide. La SFIDA è una parola piuttosto ricca di contenuti: essa infatti ci presenta il problema e le diverse possibili soluzioni. La sfida più intrigante è "l'umano ibrido" che ci pone domande piuttosto complesse sul possibile futuro.

Il libro si fonda sul presente, sulle conoscenze note oggi e spesso non note al lettore che non può conoscere "tutto".

Può il libro dare tutte le risposte? NO, perchè le parole non possono sostituire la "vita" come diceva Borges e come Magritte raccontava con la sua pittura ("c'est ne pas un pipe" è il quadro che presenta una pipa e dice che … non è una pipa).

Serve un progetto, così abbiamo pensato con un gruppo di amici.

IL PROGETTO

Sì, serve un progetto per generare una esperienza. Il libro è un facilitatore, ma non è il solo ad aiutare il viaggiatore. 

Chi sono i viaggiatori, destinatari dl progetto? Sono i giovani che si possono descrivere attraverso le classi di età: la generazione alpha (nati dal 2005 in poi), la Z (dal 1995), i Millennials (dal 1982).

Chi sono i progettisti? Siamo in 5+1 persone intorno ad un tavolo, per ora digitale.  Ecco i loro nomi: Silvia Mirandola, Aldo Romano Innocenti, Piero Sammartino, Alberto Cappato, Stefano Termanini, Renzo Provedel.

Otto Scharmer dice che 5 persone possono cambiare il mondo, quindi siamo il numero sufficiente! Varcheremo le "colonne d'Ercole" per cercare e trovare buoni contenuti e buone esperienze da proporre. A presto!

 

 

C’è speranza: viaggio di BRIT nel Sud Italia

BRIT Tour 2021 nel Sud Italia.

Questo Tour è durato dal 6 di agosto al 22 di agosto. E' stato un viaggio esplorativo di lavoro di BRIT nel Sud Italia con lo scopo di incontrare alcune comunità e alcune persone che hanno ideato, guidato e realizzato un cambiamento sociale ed economico rilevante per la comunità locale, cambiando il paradigma corrente verso un nuovo modello molto più produttivo, di sviluppo sociale ed economico. Abbiamo, Federica Benatti ed io, visitato alcune regioni del SUD dove intuivamo azioni innovative ad alto impatto: Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e le città di Siponto, Biccari, Vaccarizzo di Montalto Uffugo, Grottole, San Floro, Favara, Sciacca. Con "visita" intendo una esplorazione dettagliata di alcune iniziative di "rottura" col passato, che avessero portato cambiamenti significativi e osservabili sul territorio locale.

Potete vedere oltre una trentina di videoclip di intervista agli attori principali di tali iniziative; di solito persone che vivono localmente il terzo settore e che hanno avuto la capacità di " immaginare" un possibile migliore futuro e di "realizzarlo".

Trovate tutto questo materiale a questo indirizzo (la piattaforma digitale di BRIT): https://www.mundobrit.com

Siamo arrivati, ad oggi, alla pubblicazione della sesta puntata (Favara) e manca solo Sciacca, ultima nostra tappa.

Quale risultati? E' ancora un po' presto per tirare le fila del lavoro svolto che è stato tanto, perchè oltre alle interviste mirate ai personaggi che hanno creato il cambiamento strutturale nei territori, abbiamo osservato il contesto, dialogato con diversi attori locali, sperimentato attività e fatto esperienze che ancora vogliamo metabolizzare.

Posso però esprimere le prime sintesi che mi sento di condividere e voglio essere sintetico, esprimendole in tre punti:

1. C'E' SPERANZA PER L'OGGI E PER IL PROSSIMO FUTURO, perchè le trasformazioni sociali ed economiche attuate sono diventate ovunque un bene che la comunità locale ha apprezzato, condiviso e partecipato, altrimenti avremmo avuto difficoltà a riconoscerle;

2. IL TEMPO speso per ideare e poi concretizzare è stato di … ANNI, dobbiamo e vogliamo esprimerlo chiaramente; pur essendo state realizzate le iniziative soprattutto da "privati", con contributi economici e finanziari privati ed altri ottenuti dalla vittoria di bandi nazionali ed europei, gli investimenti hanno prodotto impatti significativi sul territorio locale;

3. LE INIZIATIVE SONO STATE REALIZZATE DA "GIOVANI". Questo è un punto chiave per il futuro perchè ci dice che dobbiamo investire sulla ISTRUZIONE dei giovani e, vista la durata necessaria per realizzare e "irrobustire" la strategia, ciò significa che pur partendo oggi dobbiamo pensare alla educazione dei giovani come la risorsa chiave sul lungo termine. La sfida riguarda il lungo termine, non ci sono soluzioni miracolistiche di breve termine se non la capacità di concentrare i primi investimenti sui "giovani", includendovi i giovanissimi, cioè le nuove generazioni 5-6 anni >>>19-25 anni e le donne, che si sono rivelate, a mio avviso, la risorsa più impegnata e più protagonista.

Piano di recupero e resilienza (PNRR) per il Turismo e la Cultura

Ho letto con grande accuratezza il capitolo che tratta l'industria del Turismo e della Cultura. Nel PNRR sono stati assegnati 6,68 miliardi di euroSono tanti o sono pochi? L'industria Turismo&Cultura contribuisce al 15% del PIL. Dite voi se 6,8 miliardi è molto o poco!

Le 15 pagine del PNRR che trattano Turismo&Cultura sono organizzate in 4 capitoli:

– patrimonio, borghi, offerta culturale, offerta turistica

Per ognuno ho scritto un documento di sintesi con qualche commento. Ecco qui di seguito i miei commenti sintetici:

 

PATRIMONIO

I focus dell'attuale PNRR sono:

1. DIGITALIZZARE: non ci sono esempi, piuttosto espressioni astratte come : nuove forme di fruizione, nuovi contenuti, circolazione della conoscenza.

2. ACCESSO: l’enfasi è su aspetti fisici, come le barriere architettoniche. Anche qui le parole utilizzate descrivono “l’astrazione”. Esempi: rimuovere le barriere architettoniche, come affrontare le barriere cognitive, rimuovere le barriere senso-percettive, utilizzo di mediazione culturale.

3. EFFICIENZA ENERGETICA: si pensa soprattutto al sostegno del settore costruzioni e del settore impiantistico.

Non voglio “battezzare” questo approccio solo come tradizionale: è un approccio datato, forse perchè mal affrontato nel passato, cioè con scarsi o nulli investimenti. Dov’è l’innovazione? Il livello di descrizione del PNRR è astratto e quindi non riusciamo a vedere come e dove e perchè investiremo. E i due temi moderni, cioè la digitalizzazione e l’efficienza energetica , non sono espressi indicando i risultati ottenibili ma piuttosto come nuove e generiche opportunità di nuove fruizioni (che vorrà mai significare?).

Proposte

Provo a generare qualche “vista” innovativa, anche per scambiare qualche pensiero tra di noi, che frequentiamo questo social network:

o GESTIRE IL FLUSSO TEMPORALE PER NUOVE “VISTE”. Il materiale dei musei e delle collezioni può essere fruito per capire le evoluzioni nel tempo, la cui ampiezza può essere grande a piacere o piccola a piacere: vedere una collezione di quadri o di manufatti nel corso di qualche secolo o millennio e poterla correlare con altri fenomeni (ad esempio: la popolazione, una tematica specifica, l’evoluzione tecnica/tecnologica) può stimolare la partecipazione attiva dei visitatori e generare nuove comprensione di fenomeni mai esplorati. E’ quindi il "processo" su cui si deve lavorare con la creatività che nasce dalle domande, cioè dai bisogni, e/o dalle risposte che possiamo volere: esse servono a dare libera espressione alla IMMAGINAZIONE;

o CREARE i CONTESTI NEI QUALI SI SONO SVOLTI I FATTI. Ogni oggetto, ogni espressione umana non può essere elaborata/capita se non è contestualizzata. Oggi possiamo creare nel mondo digitale i contesti del passato: il mondo digitale permette di posizionare la collezione digitale di oggetti nei contesti appropriati per ottenere/ricavare un significato. Il materiale fotografico e i video/film che abbiamo a disposizione sono moltissimi: usiamoli.

 

BORGHI

Finalmente i BORGHI! Questo capitolo spiega che si deve investire anche nella valorizzazione di aree periferiche e rurali, facilitando il risorgere di attività artigianali, commerciali, ricettività in primis, e contrastando lo spopolamento.

Credo sia necessario capire se questo riequilibrio tra flussi turistici possa avvenire e quali ne siano le motivazioni. Si tratta di una scelta di vertice, una decisione di “governance” o di un fenomeno “dal basso”, come s’usa dire, cioè attivato dal mercato? La risposta arriva dall’attuale pandemia per il virus COVID 19: nel 2020 le aree montane e quelle marine sono state prese d’assalto dal turismo interno (quello straniero si è ridotto per le difficoltà di movimento tra Paesi, essendosi ridotta quasi a zero la mobilità internazionale). Che cosa è stato “scoperto” dai turisti? Gli attrattori legati alla natura! Cito quelli che ho incontrato nel lavoro di valorizzazione dei borghi, su cui Federica Benatti ed io siamo impegnati da alcuni anni: silenzio e contatto diretto con la natura; passeggiate e biciclettate in mezzo ai boschi, su sentieri ben individuati da sempre, inclusi i “cammini”, legati spesso alla storia religiosa dei luoghi; salite e scalate in alta montagna e su pareti di roccia verticali; visite a luoghi ispirativi, che abbiamo nominato come “ i luoghi del cuore”, ove il paesaggio e lo sguardo su grandi distanze sono gli attrattori principali; visite ai musei locali che raccontano la storia locale di mestieri antichi, spesso abbandonati; attività sportive di ogni genere, che utilizzano la natura (corsi d’acqua, ascese in montagna, scalate, …). E’ sufficiente la risorsa naturale? La risposta è che si deve attivare la risorsa che gli umani possono esprimere: l’ospitalità, che è decisiva e che consiste di almeno due aspetti:

– la RELAZIONE EMPATICA tra chi ospita e l’ospitato, cioè il turista; il turista può esprimere tante esigenze, dalla “residenza temporanea, magari per scopi di lavoro, alla “vita con e nella natura” come esperienza personale di vita;

l’INFORMAZIONE SUL TERRITORIO che può offrire tante possibilità di fruizione: dai percorsi alle strutture museali. 

L’enfasi che il PNRR pone sul patrimonio naturale e fisico è certamente nella giusta direzione; manca l’attenzione e quindi l’investimento nella cultura dell’accoglienza, che è una capacità che deve essere allenata per poter offrire un alto standard di offerta. Oggi il mercato turistico richiede STANDARD ELEVATI , cioè risposte di servizio che trasmettano conoscenze, e informazioni sulle possibili attività ed esperienze.

E’ interessante notare l’uso frequente dell’aggettivo “piccolo”, come per giustificare la distanza tra le “grandi opere” di grandi artisti nelle grandi città mentre i centri “minori” offrono l’arte…ma in tono minore. Purtroppo resta questo senso di differenza, che precipita nel senso di “minore” e piccolo. Le cose non stanno come vengono raccontate perché i bisogni del turista, oggi, sono nella direzione della ESPERIENZA, che è legata a tre risorse: la natura, la relazione con le persone locali, le opportunità di fare e imparare.

 

OFFERTA CULTURALE

Questa parte del PNRR affronta in priorità il tema del “CINEMA” che viene finanziato con interventi strutturali, specie CINECITTA’. Poi seguono gli EVENTI e gli OPERATORI dell’OFFERTA, cioè dell’industria culturale e creativa.

EVENTI

L’obiettivo principale è RIDURRE l’IMPRONTA DIGITALE DEGLI EVENTI, ossia l’emissione di gas clima alteranti, come l’anidride carbonica CO2. E’ un’azione positiva per migliorare la sostenibilità ambientale, che verrà inclusa negli appalti pubblici; spero che il mondo “privato” segua a ruota perché la consapevolezza diffusa è un buon motore della sostenibilità ambientale e sociale.

CINEMA, CINECITTA’

L’italia è ben posizionata nell’area della produzione cinematografica anche se negli ultimi 20 anni ha perso diverse posizioni nelle classifiche internazionali. Il PNRR investirà 300 milioni di euro per potenziare gli “studi” di Cinecittà, finanziando soprattutto l’Istituto Luce che fu creato nel 1924.

Oggi l’Istituto Luce ha in conservazione il maggiori archivio di film italiani al mondo: essi sono in parte (30.000 film) visionabili in rete, dopo l’accordo con Youtube (nell’anno 2012).

 

OFFERTA TURISTICA

Questa parte del PNRR affronta l’amplissimo settore TURISTICO. Esso viene finanziato complessivamente con 2,4 miliardi di euro. Solo i BORGHI lo superano con 2,72 miliardi di euro.

PIATTAFORMA DIGITALE ITALIA (HUB)

E’ il portale che rende accessibile al turista nazionale e internazionale una VISTA TOTALE dell’offerta di servizi turistici che l’Italia offre: vuole facilitare la preparazione del viaggio e la permanenza nelle località d’interesse. Vuole anche dare servizi differenziati per tipologia di turista: viene citato il turista asiatico e il turista che vuole essere sostenibile.

SOSTEGNO E SUPPORTO AGLI OPERATORI “IMPRESE”

Attraverso: crediti fiscali per 530 milioni, FONDI della Banca Europea degli Investimenti per 748 milioni, FONDI del Fondo Nazionale del Turismo per 150 milioni, Centrale di Garanzia (per il credito alla imprese) per 358 milioni, facilitazione di interventi dei Fondi privati per acquisto e/o rigenerazione di attività di servizi turistici, specie nel Sud Italia.

ROMA

ROMA è centrale in questa sezione del PNRR; è il punto di partenza per esplorare altre Regioni in altri luoghi di attrazione e di servizi. Questa idea si può classificare come “MESSA IN RETE ” ed é certamente una ottima idea progettuale.

GUIDE TURISTICHE

Uno dei primi contatti del turista col territorio avviene attraverso le guide turistiche. Si vuole dare alle guide turistiche una regolamentazione professionale sui principi fondamentali del servizio creando così uno standard adeguato alle aspettative del turista. Gli investimenti e le nuove regole professionali per le guide turistiche appaiono come necessarie e positive.

Commenti e Proposte 

Ci sono alcune “attenzioni” su cui si potrebbe riflettere per investire con maggiore efficacia. Cito due punti sensibili:

GRANDI EVENTI significa grandi progetti, ossia concentrazione di grandi masse di denaro su pochi progetti, il cui affidamento e la cui progettazione fanno emergere diversi rischi; il primo rischio è (ed è paradossale, ma è già successo più volte) la bassa qualità del prodotto-servizio eseguito e il grave rischio di una cattiva gestione del denaro pubblico; perché non generare, con l’aiuto pro-attivo dei fruitori TURISTI, un insieme di PRODOTTI-SERVIZI DI MEDIA e PICCOLA TAGLIA, realizzabili a basso costo unitario, perché DIGITALI.

HUB: è una piattaforma complessa, già tentata nel passato con insuccesso; perché non proporre a livello Italia una gara tra imprese , anche startup innovative, anzi direi soprattutto per loro, con la finalità primaria di produrre l’idea prototipale e la costruzione di un PROTOTIPO e non subito il PRODOTTO-SERVIZIO definitivo, chiedendo ai TURISTI una collaborazione per capire la FRUIBILITA’ e PARTECIPARE alla PROGETTAZIONE.