Il coraggio di innovare…detto fatto !

La Cloud Tag che vedete è stata prodotta da una partecipante, Flavia Marzano, per dare visibilità alle espressioni dei 40 partecipanti nel corso della giornata. 

Qui di seguito diamo accesso alla documentazione digitale che è stata utilizzata nella giornata ma non distribuita per rispettare un principio di sostenibilità…non stampare nè usare carta.

Innov-action, la spirale dell'innovazione

Innov-action, il programma ed i principi per ristrutturare il processo di innovazione

Sintesi dei risultati del sondaggio

Il sondaggio "Il coraggio di innovare"

Akzo Nobel, Open Innovation, Dick van Beelen

Electrolux, Open Innovation, Lucia Chierchia

General Electric, Open Innovation, Nicola Rossi

Rick Wielens, Open Innovation &  domande a Katja van der Wal, Philips 

Yoga della risata, Eva Provedel

 

 

Correre, cambiare, innovare

Queste tre parole del titolo, correre, cambiare, innovare, possono costituire una ricetta per rendere più consapevole la nostra vita e per giocare un ruolo pro-attivo in azienda quando partecipiamo ad un processo di innovazione. Ce la propone Simone Virginio, un manager-coach, che ha pubblicato un libro "Running for change" con canale distributivo Amazon.

Che cosa ci dice Simone ? Ecco un breve estratto:

«Questo è un libro sul cambiamento e su come la corsa, il coaching e il contatto con le mie emozioni mi permettono di affrontarlo continuamente nelle diverse situazioni che si presentano nella mia vita. 

Il percorso è durato quasi 4 anni, durante i quali ho sperimentato personalmente diversi approcci al cambiamento, per trovarne uno mio, profondamente mio. Dopo aver giocato 25 anni a pallacanestro nel 2009 ho iniziato a praticare la corsa; per me è stata un’esperienza nuova, sconvolgente e che continua a darmi moltissimo. Nello stesso periodo ho frequentato un Master in Coaching di due anni. Ho scoperto strada facendo che ero alla ricerca di un mio stile, che mi permettesse di scoprire il mio lato emotivo, esplorare i miei bisogni e portare nuovi comportamenti nelle azioni quotidiane. 

Se devo sintetizzare in un concetto il coaching lo definisco come il passaggio all’azione, meditato e consapevole.
Il legante tra tutte queste cose apparentemente distanti è stato comunque la corsa, vera e propria palestra per allenare l’ascolto verso me e per testare la mia resilienza: con il tempo è diventata la mia forma di meditazione dinamica.
Chilometro dopo chilometro racconto cosa significa per me il cambiamento, le emozioni collegate, come provo ad affrontarlo negli aspetti più intimi, personali e professionali; esattamente come nella maratona affronto il “muro”, cioè quel particolare momento in cui non si riesce più ad andare avanti e bisogna sfidare i limiti della propria resistenza, per arrivare al traguardo»