Riflessione sulla guerra Russia-Ucraina

Come si comporta l’individuo? Ci sono dei modelli di comportamento a cui le persone si conformano? La domanda è piuttosto impegnativa! Sono stati scritti molti libri, nelle più diverse discipline, per dissertarne.

Secondo Otto Scharmer “molto o quasi tutto dipende da che cosa l’individuo vede e sente “. L’individuo, e anche la società possono quindi “vedere” e seguire un circuito distruttivo, indicato col termine  ASSENZA (absencing) o un circuito creativo della PRESENZA (presencing): Otto Scharmer ne parla a lungo in due articoli che trattano a fondo la guerra tra la Russia e l’Ucraina.

Nella figura 1 vedete la rappresentazione grafica che Otto Scharmer ci dà per i due circuiti:

Il circuito dell’ASSENZA è costituito da ignoranza, odio e paura: la mente, il cuore e la volontà si chiudono e “la colpa è sempre di qualcun altro, non nostra”. Potremmo identificarlo dicendo che è il “campo della distruzione”.

Il circuito della PRESENZA è curiosità, compassione e coraggio: la  mente, il cuore e la volontà sono aperte. Possiamo agire e connetterci agli altri. Potremmo dire che è il “campo della “co-creazione”.

Esempi collettivi? Ce ne sono molti e ne citerò alcuni.

ASSENZA

  • La guerra russo-ucraina: il punto cieco di Putin, oggi, anno 2022.
  • L’Occidente che si espande nei territori della ex Unione sovietica.
  • Il mondo che scredita o ignora la scienza del clima.
  • L’attacco islamista dell’11 settembre 2001 alle torri gemelle a New York.

PRESENZA

Guerre, affliggono ancora molti Paesi, ma sono in declino, come mostrano i dati.

  • Schiavitù e diritti civili: progressi in molti Paesi.
  • De-colonizzazione: scomparsa la colonizzazione, cioè quella di un Paese che sottomette un altro Paese e lo sfrutta socialmente ed economicamente.
  • Donne: progressi in quasi tutti i Paesi, resta tanto da fare ma si procede.

La mia personale consapevolezza è che viviamo, oggi, un periodo di transizione: la trasformazione sociale e spirituale è dietro l’angolo. Non sappiamo esattamente quando accadrà, ma ci sono tanti segnali che ne preannunciano l’arrivo. Le nuove generazioni (alpha e millennium), che ci sostituiranno, condurranno il mondo a partire dal 2030-2040.

Potete leggere i due articoli di Otto Scharmer, tradotti in italiano da Paolo Fedi a questi indirizzi Internet:

Articolo 1: https://fedi-paolo.medium.com/otto-scharmer-putin-e-il-potere-dellazione-collettiva-dalla-consapevolezza-condivisa-una-cea23563f080

Articolo 2:  https://fedi-paolo.medium.com/otto-scharmer-putin-e-il-potere-dellazione-collettiva-dalla-consapevolezza-condivisa-parte-2-ba3036a32610

Conclusioni

I due articoli trattano il caso della guerra russo–ucraina e ci mostrano la capacità di Otto di valutare la crudeltà russa e il coraggio ucraino. La guerra, dice Otto Scharmer, è qualcosa di “vecchio”, è una modalità obsoleta di risolvere i problemi tra nazioni: essa fa riferimento al modello “absencing”.

In tutti e due gli articoli c’è qualcosa che mi ha colpito e che sintetizzo con questa affermazione che ho letto nel primo articolo: “ Putin ha un punto cieco quando si tratta di azioni che nascono dal cuore e da una consapevolezza condivisa del tutto”.

Otto Scharmer pensa e scrive per sistemi!

C’è ancora un punto su cui riflettere. Quando succede che le persone s’impegnano a FARE qualcosa per cambiare sé e/o il sistema esterno a loro? Otto Scharmer se lo chiede a pagina 9 del secondo articolo e scrive “il passaggio all’attivismo è avvenuto quando hanno sperimentato una connessione personale alla causa attraverso la famiglia o un amico intimo. In altre parole: è successo quando hanno avuto un’esperienza che ha toccato (aperto) il loro cuore”. 

Otto Scharmer ci dice che è l’esperienza che attiva le persone e che questa apre il loro cuore: allora la persona agisce .

MIT facilita la creazione del futuro: U Lab “leading from the emerging future”

MIT, IL MASSACHUSSET INSTITUTE OF TECHNOLOGY, di Boston ha lanciato nel 2015 un programma per formare milioni di persone che vogliano raggiungere il proprio profondo e nascosto "sè", trovarvi il proprio futuro e realizzarlo! Sintetizzare un inaspettato e grandioso programma di potenziamento individuale per migliorare la società e darci una speranza di sopravvivenza e sviluppo è impresa "impossibile" ! ci proverò lo stesso perchè questo percorso può cambaire la vostra vita. Sto frequentando questo corso ormai da quattro settimane (è iniziato il giorno 8 settembre) e sento già molti benefici che riguardano le mie capacità di ascolto, di empatia e di generazione di idee in ambienti collaborativi, come le sessioni di coaching che sono programmate nel corso. 

Lo schema che ci spiega il percorso ha la forma di U:

Andiamo per ordine e cominciamo con questo videoclip in cui Otto Scharmer, il leader, facilitatore e designer del corso,  ci illustra i perchè e il percorso.

Ora possiamo esaminare il grafico ad U. La parte a sinistra di questo modello ad U ci guida nella trasformazione dell'ascolto e della relazione con gli altri, con lo scopo di farci arrivare al nostro "sè" (self), che è profondo e nascosto in un punto cieco (blind spot).

Qui scopriremo che ci sono almeno due "sè": il primo è quello che usiamo, spesso in modo automatico, e che contiene le nostre convinzioni, i nostri comportamenti automatici, spontanei. Da questo "sè" noi scarichiamo (downloading) la nostra quotidianità, che spesso contiene pre-giudizi ed un ego smisurato. Poi c'è un "Sè" (per distinguerlo ho usato la iniziale maiuscola) che è diverso, che contiene sensazioni, informazioni, immagini che delineano i possibili nostri futuri, è il Sè del futuro, inespresso, che vorrebbe emergere e realizzarsi ma che trova molti ostacoli, soprattutto interni. 

Ecco, il percorso U ci guida verso questo Sè del futuro, come se questi fosse una grandiosa energia imprigionata che aspetta di essere liberata! SE ci arriviamo, e U LAB ci aiuta in questo, allora parte la seconda parte del metodo U, quello d'AZIONE, o meglio dell'ACTION LEARNING, perchè non possiamo subito realizzare tutto quanto il Sè del futuro vorrebbe: dobbiamo imparare. Come? Il metodo U ce lo propone: ci propone di cristallizzare la INTENZIONE, cioè la nostra volontà e di sperimentare attraverso un PROTOTIPO, per passare poi all'azione vera e propria, alla "performance". 

Il percorso è fatto di attività individuali, come la visione di videoclip e la lettura, e di azioni di gruppo, in presenza o miste da remote, come i CIRCOLI di COACHING, dove 6 persone – numero massimo- si incontrano tutte le settimane per 6 settimane con lo scopo di affinare e aumentare le proprie capacità di ascolto e di aiuto, ma con una modalità rispettosa dell'altro.

Fantastica esperienza.