“Open data” innova la democrazia

Il 23 febbraio a Bologna potremo vivere una giornata creativa di condivisione e di proposte con lo scopo di innovare la attuale "democrazia" che è piuttosto sofferente…di una sindrome diffusa in tutto il mondo…..senilità ed inadeguatezza rispetto ai problemi. Viviamo, anzi conviviamo, con una democrazia incompiuta che oramai ha escluso o marginalizzato  i cittadini dal governo dei beni comuni: acqua, ambiente, scelte energetiche, scelte di investimento nelle infrastrutture. Qui trovate che cos'è Open Data Day Italia del 23 febbraio.

Perchè "open data" è così importante ? Troverete una spiegazione articolata ed approfondita nel wiki internazionale e nel wiki italiano. Qui vorrei solo riaffermare un principio da applicare sempre quando un gruppo di persone vuole risolvere un problema: il problema va descritto, compreso e dominato attraverso i dati. Qualcuno li chiama "fatti", altri dicono "numeri", altri ancora azzardano parole rischiose come "verità". Per chi si occupa di scienze cognitive e di materie come l'informatica la parola "dato" è chiara e soprattutto necessaria e prioritaria per qualunque elaborazione.

I cittadini NON dispongono di dati. Oggi i dati, quelli elementari (ossia non manipolati), sono "sequestrati" dai poteri che governano la cosa pubblica ed i beni comuni: organizzazioni grandi e piccole, pubblica amministrazione, partiti politici, organi istituzionali di Governo.

Liberare i dati e renderli disponibili a tutti sarà il prossimo passo decisivo per migliorare la nostra attuale democrazia, così prostrata e offesa in questi ultimi anni. Open data significa "trasparenza".

L'evento "open data" avverrà in tantissime città nel mondo. In Italia sarà Bologna ad ospitarlo.

Stati Generali dell'Innovazione è stato uno dei principali promotori della giornata preparatoria avvenuta il 5 dicembre.