600 anni per uscire dalla Terra ed esplorare lo spazio. Lo afferma Stephen Hawking.

Stephen Hawking in assenza di gravità

Stephen Hawking ci avvisa, parlando ad una conferenza sulle tecnologie in Portogallo:

  • l'intelligenza artificiale deve essere messa sotto stretto controllo perchè pericolosa; ma potrà essere "dominata" e ben diretta se usata nella esplorazione spaziale;
  • il riscaldamento globale e la perdita di bio diversità renderanno la Terra meno abitabile, per cui la sopravvivenza umana sarà assicurata solo "uscendo" dalla Terra, andando nello "spazio" e cercando altri pianeti abitabili.

Intelligenza artificiale (AI) ed esplorazione spaziale sono dunque le due sfide, oggi.

Ciò che impressiona nelle sue affermazioni è  il tempo che ci viene concesso: 600 anni.

Ci sono altre tendenze che ci vengono svelate, anche se le abbiamo sotto gli occhi!

La prima è che l'esplorazione spaziale sta passando di mano: dalle istituzioni pubbliche, come la NASA, alle aziende private, come Space X di Musk e le molte iniziative delle grandi multinazionali digitali, come Amazon e Google, nella Intelligenza artificiale.

La seconda riguarda la nostra "resilienza", cioè la capacità umana di adattarsi ma conservando la capacità di sopravvivenza globale; detto in altri termini, ossia parlando di sostenibilità, non riusciamo a recuperare e a mettere dei freni efficaci alla distruzione della bio-diversità, all'aumento della temperatura sulla Terra (soprattutto la riduzione di CO2), all'uso predatorio del suolo.

La terza riguarda le tecnologie. Alcune di queste sono risorse fondamentali per lo sviluppo, ma, al contempo, creano sfide a cui la mente umana non è adeguatamente strutturata; cito solo quelle che sono e saranno dirompenti: l'intelligenza artificiale attraverso lo sviluppo di "macchine che apprendono" e di attuatori fisici come i robot; l'elaborazione quantistica con un aumento di capacità di calcolo di milioni di volte; l'editing genetico con macchine che possono sostituire un singolo elemento del DNA, come la CRISPR/cas9 (vedi articolo di Repubblica qui)

Vedi l'intero articolo di Michael K. Spencer su Stephen Hawking qui.

GOOGLE mette su strada l’auto senza conducente, nel 2018

Google rompe gli indugi e, forte del suo know how, sviluppato in almeno 8 anni, dice pubblicamente che metterà su strada le vetture autonome nel 2018 nella prima città, al mondo, che sarà Phoenix in Arizona.

Questa la notizia. Wow! Notiamo che l'azienda che ha fornito a "Waymo", la società controllata da Alphabet (Google!), le vetture è FCA, ossia Fiat-Chrysler.

Dopo la sorpresa ed una certa incredulità vogliamo dare atto a Google di grande coraggio! Il dibattito internazionale su molto temi, aperti e ancora nemmeno condivisi, è ai primi passi. Cito tre tematiche complesse e sulle quali si concentreranno le legislazioni e le associazioni di consumatori:

A. in caso d'incidente a chi va attribuita la responsabilità: al titolare dell'auto? alla società che ha venduto l'auto automatizzata? al produttore del sistema di guida autonoma? al fabbricante dell'auto a guida autonoma?

B. in caso di incidente come si svolgerà la rilevazione dei fatti? scatola nera dell'auto? video camera a bordo che abbia registrato l'evento? dichiarazione delle persone coinvolte?

C. omologazione e quindi autorizzazione a circolare di una vettura a guida autonoma? con quali criteri, standard e verifiche operazionali ?

Vedi l'articolo qui.